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L'incrocio di fronte alla stazione di Shibuya, a T?ky?, è noto come Shibuya Crossing. Se il monumento di Hachiko, davanti al quale le persone si danno appuntamento, crea l'impressione di una familiarità quasi domestica, il continuo spostamento della folla da un capo all'altro dei marciapiedi suggerisce irrealtà, impermanenza. Come l'incrocio, la raccolta di Damiana De Gennaro è un posto affollato: c'è il fantasma di uno sconosciuto senza nome, ragazze-visioni che si vaporizzano nel momento stesso in cui sono pronunciate, amiche di vecchia data e personaggi immaginari. Come proiettate in una lanterna magica, le immagini scorrono, si dileguano. Da un capo all'altro delle città due figure, diverse da tutte le altre, ricorrono, si rincorrono. Diventano filtro, parte stessa del guardare. Somigliano a un destino.